Napoli oltre i soliti itinerari
In occasione della Giornata mondiale del turismo vogliamo parlare di una Napoli insolita e meno conosciuta ai più, proponendo itinerari alternativi, di grande tendenza solo tra i più curiosi. Tutti conoscono la maestosa sacralità del Cristo Velato, ma pochi invece il più profano e unico teschio al mondo con le orecchie, ritrovato all’interno dell’ipogeo della chiesa di Santa Luciella a San Biagio dei Librai. La prima delle nostre proposte, per chi intende andare oltre il noto Cimitero delle Fontanelle, quindi: una visita nel cuore di Napoli, ieri Decumano Inferiore e oggi più nota come Spaccanapoli, o parte di essa. A San Biagio dei Librai, la chiesetta di Santa Luciella custodisce l’inquietante teschio, destinatario di preghiere e speranze del popolo, con “le orecchie” per ascoltare moniti e fare da messaggero verso il regno dei morti. Una favola, una leggenda? Chissà: eppure al MANN un mosaico romano con un teschio con le orecchie infittisce ulteriormente l’arcano.
Napoli e gli itinerari esoterici
Uscendo dagli itinerari esoterici, la nostra seconda proposta punta alla Street art in salsa partenopea. Sempre iniziando dal centro storico di Napoli, uno dei murales più famosi si trova a Forcella, lo storico quartiere del noto “Cippo”, ed è di Jorit: il celebre “Gennaro”, in onore del patrono della città. Non distante c’è il murales di Banksy “Madonna con la pistola”, una delle due sole opere di Banksy in tutta Italia: oltre infatti a quello di Venezia, il murales napoletano, la “Santa Teresa con Coca Cola e patatine”, venne cancellato da un altro writer. Ai Quartieri Spagnoli trionfa invece il murales di Maradona, realizzato per il secondo scudetto del Napoli. Mentre al Rione Sanità, poco distante dalla Basilica di Santa Maria della Sanità, “Luce” di Tono Cruz è il murales dedicato ai bambini del rione. Tantissime altre opere sono non solo nel centro della città, come altri famosi Jorit nel quartiere di San Giovanni (uno dedicato sempre a Maradona, lo scugnizzo Niccolò e quelli in memoria di Che Guevara) o a Scampia un enorme capolavoro dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Tesori della napoletanità
Ma cambiando totalmente genere un’altra chicca tutta napoletana è senz’altro la Farmacia degli Incurabili. Gioiello barocco annesso all’ospedale rinascimentale di Santa Casa degli Incurabili, a due passi dal Chiostro di Santa Maria delle Grazie. La Farmacia è una magnifica spezieria che racconta la storia della medicina e della farmacologia assieme anche al Museo delle Arti Sanitarie di Napoli: una collezione che ha un po’ di horror di antichi strumenti chirurgici e il bellissimo Orto Medico detto Orto de’ Semplici, gli unici rimedi terapeutici del passato.
Napoli e gli itinerari urbani
Per tornare a qualcosa di più “urbano” consigliamo un quarto itinerario sull’arte sotterranea partenopea: le fermate della metro di Napoli progettate e decorate da artisti di fama internazionale come Kounellis, Karim Rashid, William Kentridge, Bob Wilson e tanti altri. I mosaici della stazione Toledo, più volte vincitrice del titolo di stazione più bella d’Europa, sono tra i più noti al mondo, ma anche la stazione Materdei, Museo e Dante, sono molto apprezzate dai turisti. Non solo un museo d’arte contemporanea sotterraneo ma, con tutti i ritrovamenti fatti durante gli scavi, un vero tuffo nella storia di Napoli nei secoli.
Infine un ultimo suggerimento destinato ai camminatori doc: il Petraio e la Pedamentina di San Martino. Il primo è una scalinata che collega in verticale Napoli da Castel Sant’Elmo fino a Chiaia: un panorama mozzafiato, ricco di scorci sul golfo, tra palazzetti Liberty napoletani come villa Ascarelli, Pansini o Mellucci. Molto più comodo a scendere, ovviamente, per risalire poi con la funicolare di Chiaia. La Pedamentina di San Martino va invece giù impervia fino a Spaccanapoli, a partire dal piazzale della Certosa di San Martino: una scalinata del XIV secolo che attraversa orti e spazi verdi appartenuti una volta alla Certosa. Una passeggiata consigliata al tramonto per magnifici scorci sul mare. Dopo questo breve excursus ti ricordiamo cha a breve anche il nostro museo riaprirà. Anche Musap rientra in quei percorsi culturali che potremmo definire atipici, o quanto meno conosciuti tra le varie celebrity partenopee.
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