La Fondazione “Circolo Artistico Politecnico” Ets ha creato MUSAP fondazione di partecipazione.
Siamo felici dell’interessamento de il Mattino sulle nostre Istituzioni.Alleghiamo i due testi del 15 e del 26 settembre.
Significativo il coinvolgimento della città per il recupero di Palazzo Zapata e per la nascita di MUSAP fondazione di partecipazione.Quest’ultimo, è stato costituito dalla nostra Fondazione su idea e progetto diretto del nostro Presidente dott. Adriano Gaito, per utilizzare uno strumento moderno e versatile nell’opera di conservazione e valorizzazione dell’imponente patrimonio artistico, culturale e storico raccolto nel corso di 136 anni con significativi sacrifici, ricevuto dai Soci Fondatori della storica Istituzione e donato alla pubblica utilità.
La Fondazione madre, con la costituzione di MUSAP, presieduta dal prof. Sergio Sciarelli, ha voluto creare nel Territorio uno strumento attivo dotato di idonea personalità giuridica in grado di supportare la gestione del patrimonio artistico, culturale, sociale e storico della
|
|
Il Mattino 15 settembre 2024 Sos per Palazzo Zapata gioiello della Napoli RealeUn gioiello nel cuore della cosiddetta “Napoli reale”, ovvero l’insula nel centro storico dove si trovano l’ex reggia (Palazzo Reale) e una serie di edifici costruiti dagli aristocratici che volevano risiedere accanto alla corona. Un gioiello che rischia l’oblio: palazzo Zapata, nella centralissima piazza Trieste e Trento, è in stato di abbandono. Lo è soprattutto nelle sue zone comuni: il cortile di ingresso è ridotto a un parcheggio indiscriminato, la pavimentazione storica versa nel degrado, muri fatiscenti, le prestigiose colonne del primo e secondo piano mozzate o minacciate dal tempo, mentre diversi punti dell’edificio, dopo le scosse di terremoto del 1980, non sono mai state messe in sicurezza e sono ufficialmente in stato di criticità. L’ultimo intervento risale addirittura all’inizio dell’800, per la struttura che ha oltre 4 secoli; fu il cardinale Antonio Zapata y Cisneros, nominato vicerè di Napoli nel 1620, a decidere la costruzione del palazzo. A quel tempo non era così come lo vediamo oggi: gli interventi di ristrutturazione di Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, ne trasformarono l’aspetto, da castello a torri a quello attuale, in stile neoclassico.
Da oltre 130 anni ospita, al secondo piano, la Fondazione “Circolo Artistico Politecnico” Ets, che nel 2019 ha creato MUSAP (Museo Artistico Politecnico) quale veicolo di comunicazione, anche social e strumento di attrazione alla partecipazione attiva di Enti, Aziende e privati. Il centro venne ideato nel 1888 per formare un consorzio tra artisti e intellettuali, fu presieduto per primo dal nobile Giuseppe Caravita di Sirignano e frequentato, tra gli altri, da Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, prima donna a essere presente nei verbali di un circolo partenopeo. Da oltre 40 anni ha come presidente Adriano Gaito che dice: “La nostra Fondazione, insieme al Museo, raccoglie opere d’arte, documenti storici, fotografie, e strumenti di grande valore. E viene visitato da molti turisti: peccato che versi in stato di abbandono da tempo”. Un peccato e una brutta cartolina per quello che potrebbe essere un punto di forza del centro storico: “Molti visitatori stranieri hanno scattato fotografie che testimoniano il degrado. È una cattiva immagine della città nel suo punto più turistico, un paradosso che va risolto”.
Come intervenire? L’enorme appartamento che accoglie la Fondazione, oltre 1400 metri quadri, è di proprietà della Regione ed è stato dato in comodato d’uso transattivo alla Fondazione. “Il resto del palazzo è di proprietà di privati, la ristrutturazione è molto onerosa, ancora non l’abbiamo quantificata ma si tratta di cifre grosse e non si può pensare di chiedere ai proprietari degli appartamenti di sostenere i lavori” spiega Gaito. Che lancia un appello: “C’è una legge che risale al 1939 (lg 1089) sulla tutela dei palazzi storici: chiediamo allo Stato di intervenire, dopo gli opportuni sopralluoghi della Soprintendenza, per salvare questo bene. Magari ricorrendo alla risorse del Pnrr”.
Intanto qualche buona notizia è arrivata negli ultimi gli alunni del vicino Istituto Superiore “Palizzi”, coordinati dal Comitato Scientifico della Fondazione, stanno per iniziare una ricerca sugli edifici storici dell’area di Pizzofalcone per capire come intervenire su alcune strutture, tra cui palazzo Zapata. Conclude Gaito: “Bello che i giovani si occupino del patrimonio pubblico, mostrando la strada: restiamo fiduciosi che lo Stato si impegni a fare il resto”. |
|
Il Mattino 26 settembre 2024Il MUSAP apre ai privati, intervista a Sergio Sciarelli: «Così rilanciamo il museo».
Musap, «spazio ai privati» per la valorizzazione ulteriore di un vero e proprio scrigno della cultura napoletana. A parlarci delle nuove prospettive del sito culturale nel cuore di Napoli è Sergio Sciarelli, presidente della Fondazione del Musap. Stiamo parlando di un epicentro dell’arte e della storia partenopea. Qui, al Musap, si trovano lo spartito originale della Traviata di Giuseppe Verdi, disegni ispirati al grande Poe, fondatore della letteratura criminale. Poi la Sala Serao, dedicata ai ritratti femminili. 600 opere di grande spessore (tra pitture e sculture), 5500 fotografie, 4700 volumi e documenti inediti raccolti nell’Archivio storico.
Il Museo artistico politecnico di Palazzo Zapata si trova a piazza Trieste e Trento, incastrato tra Palazzo Reale, via Toledo e il Plebiscito, e ha una storia secolare. In epoca romantica, alcuni esponenti dell’intellighenzia cittadina (tra cui Cortese, Mancini, Montefusco, Morelli, Solari, il marchese Tommasi e Netti), si ritrovarono nella casa del pittore Edoardo Dalbono e fondarono la Società Napoletana degli Artisti. Nel 2017, dopo oltre 130 anni di storia, nacque da qui la Fondazione “Circolo Artistico Politecnico”, che comprende Museo pittorico e scultoreo, la Biblioteca, la Fototeca e l’Archivio storico. Non ultimo: il Musap avrà un sodalizio con la Apple. Il sito è infatti rientrato tra le location del Capability Festival, iniziativa promossa dal Comune per avvicinare all’arte le persone con disabilità. Il calendario degli eventi, dal 16 al 20 ottobre, è stato diffuso ieri. Al Circolo Artistico Politecnico di Piazza Trieste e Trento, il mese prossimo, gli allievi della Apple Academy sperimenteranno dal vivo, per un pubblico di visitatori con disabilità visiva, la funzionalità della loro app per smartphone Parts, presentata in anteprima al Capability.
Presidente, a quando risale la novità dell’apertura del Musap ai privati? E cosa prevede questo progetto? Come sta andando il Musap, parlando di numeri? Come sta Palazzo Zapata? Si guarda al futuro con ottimismo, però. Giusto?
|